martedì 12 febbraio 2013

Fotoritocco con edificio proiettato in un programma di rendering

Un altro modo per inserire un elemento in un'immagine senza dover ricostruire tutto il paesaggio si può basare sulla costruire del solo edificio in un ambiente CAD 3D.
A questo scopo possono servire programmi CAD avanzati come Archicad, capaci di simulare con precisione e librerie i dettagli della struttura, o programmi veloci come Google Sketchup pro, il quale con la velocità di disegno, proiezioni ed estrusioni permette di ottenere risultati accettabili in poco tempo.
E' bene notare che se l'edificio che si deve realizzare è nello sfondo di un'immagine i dettagli possono essere commisurati alla distanza, ovvero dettagli minuti che richiedono molto tempo per essere creati od inseriti poi possono andar del tutto persi nel rendering.
Nella costruzione dell'edificio in 3D si deve avere cura di adottare le corrette dimensioni plano-altimetriche.

Costruito l'edificio in un formato condivisibile (dxf, 3ds, obj...) si può passare ad un software di rendering per proiettare in un'immagine 2D dalla posizione di scatto.
Se il software di rendering è buono è facile giocare con le condizioni di illuminazione/ombreggiamento per ritrovarsi nelle medesime condizioni del sito.
Dei tre problemi:

  1. individuazione della corretta disposizione delle facciate o della prosspettiva dell'elemento che si vuole inserire;
  2. individuazione dei corretti colori (in genere la disponibilità di matite colorate non eguaglia mai una gamma RGB);
  3. l'individuazione del sole e di conseguenza l'inserimento di adeguate ombre in accordo con quelle già presenti nell'immagine.
Si riescono ad attenuare sia le vistosità create da errori di illuminazione, sia eventuali errori prospettici.
Tuttavia con tale sistema risulta più difficile individuare le corrette dimensioni dell'edificio, operazione che conviene fare più correttamente attraverso una mappa 2D (non sempre a disposizione) con le corrette lunghezze e larghezze.
Altro punto dolente sono le texture, pur realistiche difficilmente si riesce a farle corrispondere alla perfezione con quelle rappresentate nell'immagine.

Ottenuta l'immagine del rendering dell'edificio con un programma di fotoritocco come Paint.net o Photoshop è possibile copiare ed incollare più strati o layout selezionati in modo tale da rispecchiare l'ordine di visualizzazione degli elementi (layer 0 = foto originale, layer 1 = selezione del rendering dell'edificio da inserire, layer 3 = selezione degli alberi e degli altri elementi antistanti nella proiezione).
E' bene far notare che la riuscita dell'inserimento dell'edificio fra altri edifici e gli alberi / persone interposte fra l'obiettivo dello scatto e la zona da modificare dipende molto dalla capacità del programma di disegno (paint.net o photoshop) di selezionare le corrette aree da incollare.
In questo caso lo strumento bacchetta magica è utilissimo, ma il suo algoritmo di selezione, se non ottimizzato può rendere ostica la selezione dell'area da incollare.


Nell'immagine è ancora vistoso l'elemento aggiuntopur avendo un grado di attenuazione maggiore rispetto ad una modifica a mano.
Ciò che lo differenzia è evidentemente la scelta della texture, troppo brillante e lucente per i colori smorti degli edifici contigui.


Tuttavia applicando un filtro grafico come il disegno a righe, o il disegno a matita si ha un miglioramento dell'apparenza dell'edificio nella scena, più di quanto non si ottenesse modificando a mano parte dell'immagine..




Il disegno in bianco e neo mostra come l'eliminazione della texture gialla brillante renda più omogenei tutti gli elementi, nuovi e vecchi presenti nell'immagine modificata.



Il passaggio per tre programmi rende l'elaborazione più complessa e strutturata, ma migliora la resa.
L'adozione di filtri grafici in alcuni casi migliora la scena, riducendo l'impatto visivo che il nuovo elemento crea rispetto a quelli preesistenti.


Indice

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