martedì 26 novembre 2013

Convenienza del pellet

Incorporo a seguire una tabella creata con Google Docs per stimare in modo approssimativo quanto combustibile servirebbe se invece di scaldare l'abitazione con un combustibile si utilizzasse un altro materiale/tecnologia.
Il confronto viene fatto tramite il potere calorifico dei vari combustibili, ed in aggiunta si può inserire un valore approssimativo del rendimento dell'impianto termico.
Il costo è stabilito sulla base di valori unitari di prezzo del combustibile.
Per i combustibili che richiedono spazio (per esempio il pellet) viene indicato il volume in metri cubi richiesto per immagazzinare i sacchi (non si stima lo spazio richiesto per sistemi automatici di alimentazione) ed il lato del cubo.

I combustibili in genere utilizzati per riscaldare un'abitazione sono: cippato, pellet, metano, gasolio, pompa di calore.
Cipato e pellet vengono considerati come combustibili ecologici dato che rientrano nel ciclo della CO2 degli alberi; metano e gasolio sono combustibili fossili; la pompa di calore usa energia elettrica producibile con fonti primarie o rinnovabili.
La resistenza elettrica viene utilizzata per produrre acqua calda sanitaria con un boiler (ACS).
Indicativamente una casa in classe G da 80 metri quadrati richiede circa 100 sacchi da 15 Kg di pellet, 900 Nmc di metano, 800 litri di gasolio, 2500 kg di cippato, 2800 Kwh di energia elettrica.

Si possono modificare le caselle gialle inserendo rendimenti, il tipo di combustibile o quello di confronto, e la quantità di combustibile consumata in un anno.



Si può notare come i sistemi a pellet a parità di calore prodotto (peggio se si considera la differenza di rendimento reale fra una caldaia a condensazione ed una stufetta a pellet) richieda costi ben superiori al metano.
Quindi l'interesse per questa forma di combustibile può derivare da due fattori:
  • si compra il combustibile prima ed in seguito lo si consuma: in questo modo si sa sempre quanto si è speso, diversamente dal metano per cui si ha un comportamento più cautelativo perchè il costo della bolletta arriva dopo 2-3 mesi;
  • i sistemi con stufette a pellet, oltre che avere un basso costo dell'impianto (quasi mai costruito nel rispetto delle normative per chi le installa) alla portata di redditi più bassi rende un calore irradiato all'aria (muri rimangono freddi), piuttosto che convettivo come con l'uso di termosifoni (calore dato all'acqua, riscaldamento dei muri con certa inerzia termica, e riscaldamento dell'aria); ciò realizza un caldo istantaneo per la stufa a pellet e più lento per sistemi con termovettore ad acqua.
Tuttavia non va trascurato lo svantaggio di doversi procurare il combustibile, caricarlo ogni giorno, ripulire la stufa a pellet (meglio ogni giorno, peggio una volta a settimana dato che lo sporco riduce il rendimento), ecc...
Da notare che i sistemi a legna, laddove non abbiano adeguati filtri comportano un aumento delle polveri sottili nell'area dove vengono impiegati.
La caldaia a pellet, con costi di installazione maggiori, rendimenti maggiori ed eventualmente anche sistemi di auto-caricamento/pulitura, generalmente viene utilizzata per riscaldare l'acqua per l'impianto di termo di casa e solo in alcuni casi può anche scaldare l'aria.
Il cippato viene utilizzato generalmente in grossi sistemi di riscaldamento, funziona con sistemi con termovettore acqua e risulta conveniente per il bassissimo prezzo della materia prima (55 euro la tonnellata), a differenza del pellet fatto della stessa materia prima, ma con controlli e maggiori costi di produzione (pressatura delle particelle di legno).



Post Scrittum: il valore del pellet è valutato senza i viaggi fatti per comprarlo, nell'ipotesi che venga acquistato tutto in una volta.
In alternativa si deve dare una stima del numero di viaggi al fine di individuare quanta benzina si spende (per esempio se ogni anno si consumano 80 sacchi, ad ogni viaggio si prendono 8 sacchi, si fanno 15 km, l'auto fa 12 km con un litro, il costo al litro è 1.80).
Inoltre il pellet subisce notevoli variazini di prezzo se acquistato in estate (3,50-3,80 euro al sacco da 15 kg) od in inverno (4,15-4,50 euro al sacco da 15 kg).

Dato che Google Docs attualmente non permette modifiche ai valori del foglio di calcolo da blog per qualsiasi lettore, inserisco un riassunto dei valori con diversi combustibili:

Nessun commento:

Posta un commento